Domande e risposte

Siamo lieti di supportarti. Rispondiamo a tutte le tue domande attraverso le nostre guide

IMPIANTI FOTOVOLTAICI

I pannelli sono tutti di primaria società, esempio se la ditta è cinese: Huawei. Per le batterie e gli inverter gli stessi sono di ditte italiane o tedesche, esempio Bosch.

L’impianto viene fornito “chiavi in mano”, ovvero esce un tecnico per:

  • fare il rilievo,
  • vedere l’orientamento del tetto dell’edificio sul quale posizionare i pannelli,
  • vedere dove installare l’inverter,
  • vedere il tragitto per allacciarsi al contatore della luce per fare uno scambio sul posto con il GSE.

Inoltre curiamo anche la parte amministrativa per tutte le domande agli enti pubblici, compresa la domanda per la paesaggistica nel caso in cui servisse.

Solitamente il risparmio energetico è sul consumo delle bollette in kW a seguito del’installazione dell’impianto fotovoltaico e consente un risparmio del 50% del consumo, per cui si ammortizza in n. 2 anni.

L’impianto fotovoltaico necessita di almeno 1 intervento di manutenzione ordinaria e pulizia all’anno.

La manutenzione consiste in un lavaggio ad acqua, meglio utilizzando un’idropulitrice, per togliere il velo di polvere che si potrebbe essere creato.

Centrufficio Impianti è a disposizione del Cliente per stipulare un contratto di manutenzione annua per effettuare questo tipo di lavaggio con apparecchiature idonee.

 

L’impianto deve essere dimensionato in base alla potenza installata, ovvero:

  • se la potenza è di 3 kW, l’impianto deve essere di 3 kW,
  • se la potenza è di 6 kW, l’impianto deve essere di 6 kW,
  • se la potenza è di 10 kW, l’impianto deve essere di 10 kW.

La potenza installata si può riscontrare leggendo la bolletta del gestore.

L’Installazione di un impianto domestico da 6 kw in media richiede 2 giorni di lavoro. Per impianti industriali o più grossi, il tecnico effettuerà una stima della durata dell’intervento durante il rilievo tecnico.

Telefonando presso i nostri negozi chiedete l’intervento di un nostro consulente preventivista.

Vi sarà redatto un preventivo in cui sarà specificato:

  • il periodo di consegna, che comprende il montaggio dei pannelli sul tetto,
  • il luogo dove vengono posizionati gli inverter, le batterie e il passaggio dei cavi,
  • il costo finale del’impianto finito.

Il nostro ufficio si interessa di effettuare le pratiche Enea.

No, si possono montare in qualsiasi periodo dell’anno.

In inverno il montaggio è più difficoltoso, date le condizioni ambientali esterne più rigide.

Sì, l’energia elettrica si può accumulare usando un accumulatore che costa € 750 al kW.

L’accumulatore si può installare anche successivamente.

Interviene sul quadro generale di distribuzione dell’impianto elettrico ed aggiunge un interruttore con un magneto termico.

Sì, il nostro tecnico si occuperà di telefonare al Vostro Comune di residenza per sapere se ci sono delle indicazioni / vincoli ai quali attenersi.

L’inverter è un dispositivo dalle dimensioni di cm. 30 x 60 che trasforma la corrente prodotta da continua in alternata.

L’inverter si può montare in qualsiasi posto, preferibilmente all’esterno e non nel locale caldaia.

Tenete presente che avrete un leggero brusio.

Sì, l’impianto è espandibile.

La linea vita è quell’impianto che ora tutte le nuove abitazioni devono avere obbligatoriamente e che anche le vecchie abitazioni dovranno in futuro installare, ovvero che quando un operatore va sul tetto a lavorare possa agire in sicurezza indossando un’imbragatura che a sua volta è ancorata ad un palo che ne garantisce la tenuta.

  • Si reca sul tetto,
  • concorda con il Cliente il posizionamento dell’inverter,
  • fa le fotografie del tetto da varie angolazioni,
  • verifica se è possibile accedere facilmente alla casa portando il materiale,
  • verifica lo stato di manutenzione del tetto.

L’esposizione ottimale è a Sud.
Se invece la falda di tetto è orientata ad Ovest o ad Est, si ha una leggera perdita di rendimento nella misura del 2%.

I prezzi dell’offerta per il kit possono essere maggiorati eventualmente da questi costi aggiuntivi:

  1. sostituzione tegole del tetto se ammalorate.
    Non sono comprese le opere civili in genere e la verifica di stabilità strutturale degli stabili e con i carichi accidentali di riferimento quali neve e vento.
  2. interventi sulle gronde ed altri interventi di lattoneria,
  3. cimatura di alberi che fanno ombra sulla porzione di tetto occupata dai pannelli fotovoltaici,
  4. difficoltà per accedere al tetto con un mezzo di sollevamento per poter portare i pannelli.

Un montaggio si intende realizzato in condizioni standard, quando si tratta di un’installazione a terra o su un tetto di 1° piano senza la necessità di montaggio di ponteggi, l’uso di cestelli elevatori, di gru o di altre apparecchiature di sollevamento speciale.

Il nostro preventivo è più basso dei concorrenti perché il nostro grosso volume di affari ci permette di praticare dei ricarichi molto bassi, per cui  troverete che il nostro preventivo sarà senz’altro più basso di quello dell’artigiano della Vostra zona.

L’impianto viene certificato dal nostro tecnico installatore.

SCAMBIO SUL POSTO

Con lo “Scambio sul Posto” l’energia prodotta e non auto-consumata viene ceduta al GSE al prezzo di mercato, che sull’energia scambiata (immessa/prelevata) restituisce gli oneri di sistema che sono stati pagati dal produttore sull’energia prelevata.

Rimane evidente la convenienza nell’utilizzo delle utenze dell’abitazione (elettrodomestici ed altro) nelle ore di produzione dell’impianto.

Periodicamente, il GSE, tramite le letture del contatore che vengono comunicate dal gestore, verifica quanta energia è stata prelevata e quanta immessa. Il GSE fa questa verifica annualmente, ma stima degli acconti trimestrali che versa sul conto corrente dell’utente con la causale “Contributo in conto scambio”. A fine anno (al 31/12) con un conguaglio, vengono corrette le stime e saldato il rapporto per l’anno trascorso. La compensazione avviene nel modo seguente: se a fine anno risulta che siano stati immessi nella rete più Kw, rispetto a quelli che sono stati prelevati, si riceve un contributo che è la somma di due voci:

• la prima a titolo di rimborso, per ognuno dei Kw prelevati

• la seconda a titolo di corrispettivo di vendita per i Kw immessi e non prelevati.

Il valore del primo elemento, ovvero del rimborso, viene calcolato considerando un prezzo che non è esattamente quello pagato dall’utente in bolletta, ma corrisponde ad un prezzo inferiore del 30%. Non sono, infatti, rimborsate né le imposte pagate, né la componente MCT (misure di compensazione territoriale) della fattura. Si tratta, comunque, di un importo considerevole che equivale al 70% delle bollette pagate. Il valore del secondo elemento, ovvero del corrispettivo per i Kw immessi in rete, viene valorizzato moltiplicando l’energia immessa per il prezzo al Kw valido per la zona territoriale in cui l’impianto è attivo e rilevato nel mercato, in particolare nel MGP (Mercato del Giorno Prima).

Il valore economico riconosciuto per l’energia immessa in rete, abbiamo visto, è inferiore rispetto a quello corrisposto per la stessa energia prelevata. Ma è anche vero che un impianto fotovoltaico produce ogni giorno una quantità di Kw che raramente viene superata dai consumi serali. Il conto è, quindi, sempre a credito per l’utente. I rimborsi sono accreditati  trimestralmente ed il conguaglio una volta all’anno. L’attivazione di una convenzione di SSP è gratuita ed è abbinabile alla detrazione fiscale prevista per l’installazione di un pannello fotovoltaico. Si tratta, in entrambi i casi, di misure di incentivazione alla produzione casalinga di energia. Il GSE, infatti, è una società per azioni partecipata interamente dal Ministero dell’Economia che, quindi, è la controparte del contratto. Il beneficio del rimborso, ad ogni modo, non evita di pagare la bolletta mensilmente al proprio fornitore, ma mostra che un impianto fotovoltaico di dimensioni adeguate ai consumi di una famiglia consente di abbattere il costo per la componente energia.

Le dimensioni dell’impianto devono essere adeguate ai consumi perché la parte più importante del risparmio avviene proprio con la modalità dell’autoconsumo. Impiegando istantaneamente l’energia che si produce, ovvero facendo funzionare gli elettrodomestici maggiormente energivori di giorno, si riducono drasticamente i prelievi serali che restano dedicati all’illuminazione, al frigorifero e ad altri piccoli componenti elettronici.

Un proprietario di impianto fotovoltaico domestico (e comunque di un impianto di 20Kwh di produzione al massimo) può aderire al servizio di Scambio sul Posto con 2 modalità:

  • Presentando il Modello Unico al proprio gestore: con questa modalità si richiedono contestualmente la connessione e l’esercizio del nuovo impianto e l’attivazione della convenzione di SSP. Sarà il gestore ad interfacciarsi direttamente con il GSE che, conclusa la pratica, comunicherà all’utente tutti i codici per gestire il rapporto direttamente dal Portale SSP;
  • Presentando una richiesta di adesione allo SSP direttamente al GSE dal portale online, entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto. Il contratto sarà stipulato direttamente con il GSE.